Mostra

Jérôme Bel 76’38’’ + ∞. Al Centro Pecci di Prato mostra, performance e conversazioni.

Al Centro Pecci di Prato è allestita, dal 28 aprile 2017 al 25 giugno 2017, la mostra Jérôme Bel 76’38’’ + ∞ a cura di Antonia Alampi, una mostra dedicata al lavoro del coreografo francese e che intende indagare il carattere e le prospettive della performance. Anticipa la mostra una Conversazione tra Jérôme Bel e Kinkaleri il 27 aprile presso lo Spazio K di Prato.

Dal 27 . 04 . 2017 al 25 . 06 . 2017

Prato - Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Viale della Repubblica 277

Da tempo presente nel mondo dell’arte in diverse situazioni espositive e museali – dal MoMA alla Tate Modern, da Performa a dOCUMENTA(13) – Jérôme Bel realizza per la prima volta un’intera mostra personale, a cura di Antonia Alampi, al Centro Pecci di Prato dal 28 aprile 2017 al 25 giugno 2017. La mostra raccoglie una selezione delle sue opere più significative e, insieme, punta a investigare le varie modalità di traduzione della performance in durata espositiva.

È il tempo, più che lo spazio, a caratterizzare questa mostra. Da qui il titolo 76’38’’ + ∞ che allude proprio alla durata, alla somma delle lunghezze dei video in mostra: un incoraggiamento a osservare i lavori dall’inizio alla fine, norma classica all’interno del teatro, comportamento inconsueto nel museo. Dove è invece riferito alle innumerevoli possibilità della nuova danza, un loop creato appositamente per il Centro Pecci: un’opera senza fine realizzata per essere esperita dai pochi secondi all’eternità.

76’38’’ + ∞ ha una componente filmica, una performativa a tempi definiti, con performance presentate live ogni weekend all’interno dello spazio espositivo, e una coreografia continuativa che si svolge durante l’intero orario di apertura del museo.

LA MOSTRA
76’38’’ + ∞ si presenta come quella che l’artista stesso definisce una “drammaturgia della dis-alienazione”, articolandosi intorno a cinque opere chiave realizzate negli ultimi venti anni. 1994-2017 (1994-2017) è uno slide-show che presenta l’archivio in fieri di Bel, una collezione di immagini di strutture teatrali dei generi più vari e che illustra lo sviluppo, la metamorfosi e le molteplici forme assunte dallo spazio teatrale nel mondo. Il rapporto tra la cultura capitalistica e l’individuo, una riflessione sul ruolo del segno (il brand) e della sua influenza determinante sulle nostre azioni quotidiane è affrontato da Shirtology (1997/2015).

Un’opera che evidenzia l’alienazione causata dalla gerarchia e dalle condizioni di lavoro imposte nel contesto della danza classica è Veronique Doisneau (2004), la storia della vita di una ballerina del corpo di ballo dell’Opera di Parigi. All’opposto, in Compagnia Compagnia (2015) un corpo di ballo emancipato, composto da non professionisti di ogni età provenienti dal tessuto sociale di Prato e della provincia di Firenze, demolisce gerarchie e convenzioni teatrali.

Danzare come se nessuno stesse guardando (2017) è infine un’opera appositamente concepita per questa occasione: un ballo continuo per un solo ballerino (o ballerina) alla ricerca di un concetto di danza privato di gravità, desiderio, cultura e aspettative, una danza che inghiotte i suoi spettatori, ma che esiste anche senza di loro, una danza, più che ispirata, alimentata direttamente dal museo, dalla sua infrastruttura, dai suoi protocolli.

Non manca poi una parte documentaria, in cui attraverso riprese di lavori teatrali e una lunga intervista a Jérôme Bel fatta dalla curatrice, il pubblico può avere uno spaccato completo di questo maestro della coreografia contemporanea, l’artista che ha teso a portare sul palco la realtà, anziché il manierismo coreografico.

La mostra si inaugura il 28 aprile alle ore 18.00 (ingresso libero) e prosegue fino al 25 giugno 2017.
La mostra è realizzata in collaborazione con Festival Fabbrica Europa 2017, Teatro Metastasio e spazioK – Kinkaleri. È sostenuta da Institut français Italia.

CONVERSAZIONI
Anticipa la mostra, giovedì 27 aprile 2017, alle ore 19.00, una Conversazione tra Jérôme Bel e Kinkaleri presso lo spazioK di Prato (Via Santa Chiara 38). Durante la conversazione verranno affrontati temi quali il “fare danza” in un contesto museale e si discuteranno le caratteristiche e gli sviluppi della danza contemporanea dagli anni Novanta ad oggi ed il suo rapporto con le arti visive, evidenziando similitudini e differenze tra la scena italiana e quella francese nel contesto di una più ampia scena europea.

SPETTACOLI
Segnaliamo che in occasione della mostra verrà presentata in prima nazionale al Festival Fabbrica Europa la pièce Gala. Frutto di una coproduzione tra Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e Fabbrica Europa, lo spettacolo in scena il 10 e 11 maggio 2017 alla Stazione Leopolda di Firenze riunisce danzatori e non professionisti per un lavoro che vuole essere una riflessione sul concetto di danza. 

www.centropecci.it

Foto: Jérôme Bel, Gala, Photographer Josefina Tommasi, Museo de Arte Moderno de Buenos Aires (Argentina, August 2015).

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