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Francesco Mura entra nel Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi: il sogno diventa realtà.

Compirà 18 anni il 14 agosto 2015 e 10 giorni dopo entrerà da stabile nelle fila del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi. Francesco Mura è un talento italiano volato all’estero. Il segreto per arrivare al successo? “Credere fortemente in se stessi, lavorare duramente, mai darsi per vinti, e soprattutto fare tutto questo con grande passione”.

Un altro italiano entra nelle fila del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi. E’ Francesco Mura. Classe 1997, pistoiese di origine, si è classificato primo all’audizione interna che l’Opéra di Parigi riserva agli allievi della Scuola e entra a pieno titolo, come ballerino stabile, a soli 17 anni, in uno dei Corpi di ballo più prestigiosi al mondo.

Figlio d’arte,  Francesco inizia gli studi della danza presso il Centro Arte danza di Pistoia, scuola diretta dai genitori Claudio e Maria Rosaria Mura. Nel 2010, al Concorso Internazionale Civitanova Danza per Domani, vince la medaglia d’oro e Frédéric Olivieri gli assegna una borsa di studio per la Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Si trasferisce a Milano studiando all’Accademia scaligera dove rimane due anni. Nel 2012 passa una nuova audizione ed entra all’Ecole de l’Opéra di Parigi dove si diploma lo scorso giugno dopo tre intensi anni di studio.

Lo scorso 2 luglio Francesco ha affrontato uno degli appuntamenti più importanti della sua giovanissima carriera: l’audizione interna che ogni anno l’Opéra di Parigi riserva ai diplomati dall’Ecole de Danse. E’ questo un concorso interno speciale, molto selettivo, in quanto offre ai prescelti dei contratti a tempo indeterminato, ossia da stabili a tutti gli effetti. I candidati al concorso interno di quest’anno erano 24. I posti disponibili solo 6. La Commissione ha selezionato solo 4 candidati: una ragazza, Victoire Anquetil, e tre ragazzi, Francesco Mura, primo in graduatoria, Chung Wing Lam e Thomas Docquir. Cominceranno a lavorare il 24 agosto 2015.

“Sono veramente molto contento – mi dice Francesco Mura che è attualmente a Pistoia per festeggiare con la famiglia il suo successo e i suoi 18 anni, il prossimo 14 agosto – E’ una grandissima opportunità. Il nuovo direttore, Benjamin Millepied, sta cambiando molte cose all’Opéra. Nella prossima stagione ci saranno grandi coreografi, come William Forsythe, che daranno vita a nuove creazioni. Millepied ha anche intenzione di dare spazio ai giovani. Certo trovare spazio all’interno dell’Opéra non sarà semplice. Il Corpo di ballo è composto da 150 ballerini, il livello è veramente altissimo ed emergere non sarà facile. Ma la gavetta non mi spaventa. Ho voglia di continuare a studiare duramente per migliorarmi sempre più”.

Come si è svolta l’audizione?

“L’audizione interna è cambiata rispetto agli altri anni proprio per volontà di Millepied. Si inizia direttamente al centro con legazioni create da uno dei maître de ballet della compagnia. Poi sul palco dell’Opèra abbiamo dovuto eseguire una variazione da La Bella Addormentata nella versione Nureyev. E’ una variazione molto difficile e l’abbiamo preparata in un mese”.

Quali sono i tuoi punti di forza e quali quelli di debolezza?

“Credo di avere una bella tecnica e una buona potenza nei salti. Quello su cui mi sento di dover ancora lavorare è nel mettere poesia al movimento, dargli un senso”.

Quali consigli senti di dare ai ragazzi che stanno ancora studiando per arrivare al successo?

“Credere fortemente in se stessi, lavorare duramente, mai darsi per vinti, e soprattutto fare tutto questo con grande passione”.

Giustamente orgoglioso e felice per il figlio è anche il papà Claudio Mura. “E’ il coronamento di un percorso fatto di tanto sudore e sacrificio – racconta – Essere figlio di due ex ballerini non è facile. Come tutti i ballerini, conosciamo bene le insidie del mestiere e tendiamo a non esaltare eccessivamente le doti dei nostri figli. Abbiamo cominciato a credere veramente che la danza potesse essere la sua professione solamente da qualche anno. Francesco è sempre stato un gran lavoratore, ha sempre studiato con grande grinta ed è un danzatore particolare: ogni volta che prova una variazione è più preoccupato per l’espressione, per il senso di quello che fa, piuttosto che sulle difficoltà tecniche. Questo risultato è comunque un sogno che diventa realtà e sono molto felice per lui”.

Auguriamo a Francesco Mura, di percorrere una strada di successi all’Opéra seguendo le orme di Eleonora Abbagnato e Alessio Carbone, stelle italiane che si sono accese sul suolo francese.

Complimenti a Francesco Mura da Danzaeffebi!

Francesca Bernabini

18/7/2015

Foto: 1.- 2. Francesco Mura; 3. Francesco Mura con i genitori Maria Rosaria e Claudio Mura.

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