Il caso MaggioDanza

Mag.Da danza con gli avvocati. I ballerini stabili tornano a essere MggioDanza ma senza un direttore.

Dopo solo cinque mesi si è chiusa malamente la convenzione che affidava il corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino a una società esterna. Scompare Mag.Da e torna MaggioDanza ma senza un direttore o un maitre. L’amministratore della Mag.Da. Andrea Canavesio invia una lettera aperta al Sindaco di Firenze Dario Nardella e al ministro Dario Franceschini e annuncia il ricorso alla Magistratura. Si chiude malamente la prima esperienza di esternalizzazione e distaccamento delle masse artistiche nelle Fondazioni liriche. Tra silenzi e accuse, i ballerini di MaggioDanza sono in scena con successo con La luce del tempo, nuova produzione firmata da Francesco Nappa.

In queste ultime settimane il licenziamento di 192 artisti dell’Orchestra e del Coro del Teatro dell’Opera di Roma ha rimbalzato sulle pagine di tutti i giornali. E si è molto parlato di esternalizzazione come soluzione a tutti i mali. Che questa non sia una soluzione – almeno in Italia – lo dimostra la vicenda di MaggioDanza, il Corpo di ballo  del Maggio Musicale Fiorentino, diventato Mag.Da. lo scorso aprile e tornato a essere MaggioDanza nel mese di ottobre, dopo soli cinque mesi di gestione esterna, un’esperienza questa che è ora in mano agli avvocati e alla magistratura.

Ricordiamo che Mag.Da. era una società esterna alla Fondazione, nata per “salvare” il Corpo di ballo minacciato di scomparire sotto la scure del risanamento economico del Maggio Musicale Fiorentino operato dal Commissario Bianchi. Grazie a una convenzione con la Fondazione formalizzata lo scorso maggio, a Mag.Da. srl era stata affidatala gestione economica, organizzativa e artistica della compagnia di danza: esternalizzazione curiosa, con i 18 ballerini stabili “distaccati” ma ancora retribuiti dalla Fondazione e altri ballerini aggiunti pagati direttamente da Mag.Da. Il contratto di gestione esterna doveva durare 3 anni (vedi intervista a Davide Bombana) e garantire 30 spettacoli di balletto all’interno dell’Opera Firenze (anche se sembra che ci fosse una sorta di periodo di prova con una verifica a ottobre 2014). In ogni caso con il nuovo nome Mag.Da. i ballerini si sono esibiti nell’Opening Gala del nuovo teatro dell’Opera di Firenze del 10 maggio 2014, in un discutibile spettacolo prodotto dalla squadra di calcio della Fiorentina allo stadio Artemio Franchi di Firenze il 7 giugno 2014 e come “compagnia ospite” del 77° Festival del Maggio Musicale Fiorentino con la Carmen di Bombana dal 20 al 22 giugno 2014.

Che ci fossero problemi si è cominciato a capire già un mese fa con le “dimissioni”di due soci importanti di questa società, Davide Bombana e di Claude Gagnon, due dei 5 soci fondatori di Mag.Da. e gli unici due con competenze specifiche in tema di danza. Il motivo di queste “dimissioni” deve ancora essere chiarito: Bombana si è trincerato dietro un “no comment” e i giornalisti e gli stessi danzatori ancora aspettano un pubblico chiarimento sui motivi che lo hanno spinto a lasciare la sala danza dell’Opera Firenze (attualmente Bombana è a Vienna per firmare le coreografie del Concerto di Capodanno).

Comunque sia Mag.Da. è scomparsa come società di gestione della compagnia dell’Opera Firenze ed è tornata invece in vita MaggioDanza. Con questa dicitura i danzatori stabili della Fondazione sono infatti tornati ad esibirsi con successo all’Opera Firenze nel balletto La luce del tempo, una nuova produzione firmata dal talentuoso coreografo napoletano Francesco Nappa e commissionata da Bombana come Mag.Da., un nuovo balletto che ha debuttato lo scorso 23 ottobre e che resterà in scena fino a domenica 2 novembre 2014 in abbinamento a Cavalleria Rusticana. Mai titolo più azzeccato per riflettere una situazione, quella di Maggiodanza, che si muove tra luci e ombre. Segnaliamo che attualmente i ballerini stabili di MaggioDanza (18 danzatori di cui 6 prossimi alla pensione) sono senza un direttore, senza un maitre e pare senza neppure un pianista. Licenziati da Mag.Da. (e pare ancora non pagati) i tanti giovani danzatori assunti per chiamata diretta da Mag.Da. e provenienti per lo più dalle fila del Balletto di Toscana.

Certo è che il sodalizio tra Mag.Da. e Opera Firenze pare si sia definitivamente chiuso. E nel peggiore dei modi dato che la risoluzione del contratto è in mano agli avvocati. Se la Fondazione Opera Firenze sull’argomento non pare intenda rilasciare dichiarazioni (segnaliamo tuttavia che Bianchi è l’unico sovrintendente che si è schierato con Fuortes e con il sindaco di Roma Marino a favore del licenziamento degli artisti dell’Opera di Roma), Andrea Canavesio ha reso pubblica due giorni fa una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Firenze Dario Nardella e al ministro Dario Franceschini che pubblichiamo integralmente di seguito.

LETTERA APERTA AL SINDACO NARDELLA E AL MINISTRO FRANCESCHINI
Buongiorno,
sono Andrea Canavesio amministratore unico di Mag.Da. la società che per 5 mesi ha partecipato alla gestione della compagnia di danza della Fondazione Musicale del Maggio Fiorentino e che si è vista INGIUSTICATAMENTE ed ILLEGALMENTE sospendere il contratto che aveva con la Fondazione stessa.
Abbiamo visto lavoratori cacciati nel giro di 5 minuti, da personaggi di dubbia professionalità e competenza,… da un luogo di lavoro, il Teatro Opera di Firenze, dove la stessa Fondazione era ed è ospite, un luogo che, a quanto ci risulta, è di proprietà e di gestione dell’amministrazione comunale per cui della città e dei cittadini.
Abbiamo visto svanire nel nulla un impegno professionale ed economico, 80.000 euro di FONDI PRIVATI nei primi 5 mesi di lavoro investiti nella compagnia, nel silenzio delle istituzioni.
Abbiamo visto l’arroganza del potere quando gioca con economie non sue e quando si sente protetto dalla classe politica.
Abbiamo visto il disinteresse TOTALE di chi dovrebbe difendere le imprese e i cittadini dai soprusi ed invece risponde a delle interrogazioni in consiglio comunale con delle BUGIE, senza informarsi prima sull’argomento.
Abbiamo capito quanto devi APPARTENERE a qualcosa o devi essere CONNIVENTE con qualcuno per poter essere ascoltato.
Abbiamo cercato di poter far sentire la nostra voce per difendere il nostro lavoro ed il progetto che poteva salvare la danza all’interno della Fondazione ma INUTILMENTE, il nostro Sindaco e il nostro Ministro non hanno tempo nemmeno di ascoltare le nostre ragioni di cittadini Fiorentini ed Italiani.
Ora siamo stufi di tutta questa storia per cui dopo tutta questa attesa delle “istituzioni” abbiamo deciso di comunicare ai media tutti i fatti e di DENUNCIARE ALLA MAGISTRATURA il comportamento della Fondazione.
Siamo veramente dispiaciuti del disinteresse dimostrato dal Comune di Firenze e dal Ministero dei Beni Culturali ma purtroppo se la cultura va cosi in Italia le ragioni sono proprio date da tante parole mai seguite dai fatti.
Da parte dei ragazzi che lavoravano con noi un grande grazie al signor Nardella e al signor Franceschini per aver fatto interrompere e distruggere nel peggiore dei modi il loro sogno artistico e per avergli fatto capire come nel nostro paese si possa, se hai il potere, fare qualunque sopruso senza che nessuno intervenga.

Da cittadino fiorentino mi sento davvero deluso dal comportamento del suo Sindaco, so di essere un nulla in confronto agli interessi che esistono in città e che passano sopra tutto pur di aiutare i loro amici e i loro interessi, ma so anche che la mia e la nostra battaglia per aver giustizia non si fermerà qui e che userò ogni minuto della mia vita e ogni piccola risorsa economica pur di non vedere più gestire cose pubbliche come la Fondazione del Maggio Musicale con tanta arroganza e con tutta questa scarsa professionalità.

Andrea Canavesio

Se su Mag.Da. a questo punto l’ultima parola l’avrà la giustizia italiana con i tempi biblici che servono a cause di questo tipo, restano senza risposta diversi interrogativi. Quale il futuro di MaggioDanza? Ha senso creare dei nuovi teatri – come Opera Firenze – investendo milioni di euro dei contribuenti senza poi avere le risorse per riempirli di contenuti ossia di arte e di artisti? Di chi è la responsabilità di questa follia?

Francesca Bernabini

28/10/2014

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