Il caso MaggioDanza

Mag.Da. – Maggio Fiorentino. Una storia della Firenze che non vorremmo e in cui non ci riconosciamo …

Ricevo e pubblico un articolo a firma di Andrea Canavesio, Amministratore di Mag.Da. , un’ulteriore “puntata della saga Mag.Da. / Fondazione del Maggio”. Nella lettera Canavesio dà sfogo alla sua delusione di fronte al silenzio della Fondazione fiorentina e al “furto da parte della Fondazione e di Levaggi di una nostra idea, di una nostra produzione”. Stiamo parlando di “Punto d'azione / Omaggio a Ennio Morricone”, una coreografia di Matteo Levaggi per MaggioDanza, in programma dal 25 al 30 novembre 2014 al Teatro Goldoni di Firenze. Canavesio conferma che se il “silenzio” continuerà “si andrà davanti al giudice con una richiesta danni”.

Nei mesi di aprile/maggio iniziamo a parlare della messa in scena dello spettacolo Omaggio a Morricone, una mia idea presentata a settembre 2013 all’interno del progetto Anghel per la danza.

Decidiamo di far creare la coreografia a Brigel Gjoka, lo facciamo venire a Firenze ma inaspettatamente i miei due ex soci e collaboratori Bombana e Gagnon hanno cambiato i giorni di prova e per effetto di questo Brigel non potrà più creare questo spettacolo, ma allora perché farlo venire a Firenze due giorni ?? Oltretutto a spese della società ? Va beh l’abitudine a lavorare con soldi non loro…

Li per li penso a un po’ di casino fatto dai due mentre invece scoprirò dopo che il cambio di coreografo portava dei vantaggi al nostro ex direttore…

Viene chiamato Matteo Levaggi, io e Bombana parliamo con lui, gli piace il progetto, gli comunico che è una nostra produzione da una mia idea, che lo metteremo in scena al Goldoni, che ci sarà musica dal vivo con l’Orchestra “I nostri tempi”, che le luci sono di Gianni Paolo Mirenda e che le scenografie saranno curate da Alberto Grassi.

Ci mettiamo d’accordo e gli affidiamo l’incarico con la felicità di tutti, e più che altro di Bombana perché scoprirò dopo in cambio di questo contratto con Levaggi si “aggiudica” un lavoro trovato dalla manager del Levaggi stesso… quando si dice lavorare senza interessi personali …

Da questo momento si inizia la produzione dello spettacolo, si sceglie le musiche, i costumi, le scenografie, fungo da amministratore della società ma anche da direttore di produzione e da creatore del progetto (come risulta del sito di Levaggi).

Questo progetto sarebbe dovuto essere la prima parte di un trittico denominato Novecento Italiano, nel 2015 omaggio a Nino Rota e nel 2016 a Piovani, avevamo anche iniziato a prendere accordi con il Museo del Novecento a Firenze per creare una collaborazione.

Tutto procede fino al 1 settembre 2014 giorno in cui Bombana dà le sue improvvise e IMMOTIVATE dimissioni e giorno in cui iniziano le prove.

Da qui in poi si entra nella storia più assurda che la Fondazione potesse costruire, ci cacciano da teatro senza motivo, e fanno tutta un’operazione subdola e meschina per prendersi lo spettacolo Punto d’azione – Omaggio a Morricone, questo è il nome che avevamo dato allo spettacolo.

Levaggi dopo promesse e assicurazioni fa il contratto diretto con il teatro spacciando il tutto per una sua grande idea, Mirenda e Grassi vengono fatti fuori, e l’orchestra è recuperata all’ultimo minuto e quando Mario Setti mi chiede che fare davanti all’offerta della Fondazione gli dico che NOI non facciamo perdere lavoro a nessuno per cui di accettare e poi vedremo.

Ora io mi domando ma può una fondazione che vive di soldi pubblici fare azioni simili, può un signore che guadagna più di 100.00 euro l’anno come Bianchi, e sono soldi pubblici, avvallare un’operazione di furto così palese ?

Ma possono personaggi come Levaggi e Bombana che guadagnano fior di migliaia di euro senza avere partita IVA, o avendola da pochissimi mesi, e senza essere dipendenti di nessuno (ma come pagano le tasse..se le pagano…), ancora lavorare in un paese come l’Italia dove il lavoro regolare è in totale crisi e dove i cittadini sono ammazzati dalle tasse e dall’IVA ?

Tutte queste domande le ho poste al Ministero e al Comune di Firenze e sono in attesa di risposte.

Per ora ad oggi abbiamo invece solamente il TOTALE silenzio della Fondazione davanti a due raccomandate di quasi 45 giorni fà inviate da me e dai nostri legali con il rifiuto ad un incontro da noi richiesto, di solito tra persone civili si fa così … a meno che non si sappia cosa dire e si preferisca andare in tribunale perdere poi pagare penali con i soldi dei cittadini…

E questo è il piano per salvare la Fondazione del Maggio Fiorentino ??

Mi pare molto più probabile che sia il metodo per chiuderla definitivamente.

E la storia continua…. E la terza raccomandata è partita …

Andrea Canavesio

22/11/2014

Nella foto: Carmen di Davide Bombana, ph Stagni Paolo e Stefano ph. Stagni Paolo e Stefano.

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