Teatro San Carlo

Teatro San Carlo di Napoli: la stagione 2016-2017 nel segno della rinascita.

Rispetto della tradizione, nuove produzioni e collaborazioni internazionali. Con i bilanci in pareggio il Teatro San Carlo presenta la stagione 2016/2017, una stagione articolata tra opera, balletto, concerti sinfonici, recital e concerti di musica da camera per differenziare l’offerta. Per la danza Cantata di Mauro Bigonzetti e due serate di gala con Svetlana Zakharova e lo spettacolo della Scuola di Ballo per Autunno in Danza; nella stagione Lo Schiaccianoci e due nuove produzioni: Cenerentola di Vladimir Varnav e Alice in Wonderland di Gianluca Schiavoni. A luglio 2017, per il San Carlo Opera Festival, una Soirée Roland Petit e Zorba il greco di Lorca Massine.

Rinascita culturale. Queste le parole ricorrenti nella presentazione della stagione 2016-2017 del Teatro San Carlo di Napoli. Di rinascita culturale ha parlato in apertura di conferenza stampa il presidente della Fondazione Teatro San Carlo, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Nel suo saluto ha ripercorso i successi e le grandi conquiste di un teatro fino a poco fa in profonda crisi e che oggi si ritrova ad essere aperto e operativo per più di 200 giorni l’anno, talvolta due volte al giorno, fatto straordinario a cui si aggiunge l’apertura quotidiana per le visite guidate che solo nel 2016 sono state più di 50.000. “Nell’ultimo anno il teatro è stato vissuto dalla città – dichiara Luigi de Magistris – e ha attirato spettatori da ogni quartiere; è stato percepito come un luogo intimo e vicino a fasce diverse di pubblico. Un teatro che ha una dimensione internazionale e su questa sta puntando sempre più, ma che appartiene al territorio e, grazie anche alla Carta dei Comuni, è centro di aggregazione e punto di riferimento aldilà dei confini cittadini. Per la stagione 2016/2017 constato che il San Carlo desidera non solo rafforzare queste premesse, e consolidare i risultati raggiunti nella stagione 2015/2016 chiudendo per l’ottavo anno consecutivo con un pareggio di bilancio e avendo ospitato più di 200.000 spettatori, ma si pone obiettivi sempre più ambiziosi, per prendere parte attivamente ed essere tra i fautori principali di questa rinascita culturale”.

Una rinascita culturale che non passa inosservata, che porta finalmente i suoi frutti e su cui punta anche il discorso della Sovrintendente Rosanna Purchia. “La nuova Stagione porta il marchio della continuità d’impostazione visto il gradimento dimostrato dal pubblico per la programmazione degli ultimi anni. Un cartellone fatto di scelte precise operate nel segno della qualità, ma anche dell’originalità, dovrà raccogliere tutto il patrimonio del passato e aggiungere un qualcosa in più che stimoli l’interesse e la curiosità di nuovi spettatori garantendo, nel contempo, la fedeltà degli amici del Teatro. Come in ogni sfida verrà percorso anche uno spazio inesplorato: nuove produzioni come l’Otello di Rossini che inaugura la stagione il 30 novembre 2016 e che viene proposto in occasione dei 200 anni sua prima rappresentazione, l’opera Charodeika  di Pëtr Il’ič Čajkovskij  in scena a marzo 2017 e tanto altro. Credo che questo sia fare cultura: cercare vie nuove che arricchiscano la mente e il cuore dei cittadini, che riescano a coinvolgere i giovani affinché sentano il Teatro come casa loro dove poter ascoltare, sperimentare, proporre, fruire”.

Una mano tesa verso un passato rassicurante e un’altra tesa verso un futuro glorioso, questo lo spirito di chi dirige il Massimo con l’auspicio che al teatro vadano, non solo gli abbonati fedelissimi alla fondazione, ma anche e soprattutto i giovani curiosi spinti da uno spirito di sperimentazione che li porti a riscoprire antichi luoghi, culture autoctone e successi di ieri e di oggi dell’opera e del balletto.

Paolo Pinamonti, direttore artistico della Fondazione, spiega invece le motivazioni e le linee guida che hanno portato a determinate le scelte nella selezione degli spettacoli che saranno proposti al pubblico: “Un primo elemento che ci ha guidato è quello di cercare di conciliare nel corso dei prossimi 12 mesi una serie di proposte proprie di un teatro a stagione con un teatro di repertorio, ossia un teatro dove i grandi titoli e gli importanti allestimenti, che il San Carlo ha prodotto, ritornano nel corso della sua attività. Una seconda linea guida è quella di rafforzare la presenza internazionale attraverso l’avvio di significative coproduzioni e collaborazioni internazionali, infine una terza è quella di articolare l’attività musicale tra spettacoli operistici e di balletto, concerti sinfonici e una serie di recital e concerti di musica da camera per differenziare l’offerta cercando di mantenere sempre alta la qualità artistica”.

Fluidità delle proposte ed eterogeneità dell’offerta sono finalizzate ad attirare spettatori diversi per gusto, età, cultura con l’auspicio che quanto più la programmazione sia legata alla tradizione, ma anche alla sperimentazione, alla nostra terra, ma anche a terre lontane, tanto più si possa rendere il Teatro San Carlo meta attrattiva senza paragoni.

La stagione d’Opera ci regalerà 18 titoli per un totale di 82 alzate di sipario già programmate a cui si aggiungeranno le prove generali per il sociale, tra i titoli: l’Otello di Gioacchino Rossini per la regia di Amos Gitai, Bohème di Giacomo Puccini diretta da Valerio Galli e con la regia di Francesco Saponaro, il Rigoletto di Giuseppe Verdi e la Charoideka di Pëtr Il’ič Čajkovskij che arriva per la prima volta sui palcoscenici italiani.

La stagione di Balletto annuncia invece 8 titoli, con due debutti coreografici, una coproduzione e una nuova produzione, per un totale di 36 rappresentazioni. Non mancherà il consueto appuntamento con Lo Schiaccianoci (dal 29 dicembre 2016 al 4 gennaio 2017) con Anbeta Toromani e Alessandro Macario quali protagonisti, a cui seguirà il debutto coreografico della Cenerentola di Vladimir Varnav su musica di Sergej Prokof’ev, in scena dal 5 al 12 marzo 2017. Altra nuova produzione per il Corpo di ballo del Teatro San Carlo è Alice in Wonderland per la coreografia originale di Gianluca Schiavoni in scena dal 14 al 25 maggio 2017.

A fine ottobre 2016 torna anche Autunno Danza con il ritorno di Cantata di Mauro Bigonzetti, già proposto con successo nel 2012 e nel 2013, e, nei primi giorni di novembre 2016, una serata interamente dedicata all’étoile Svetlana Zakharova e alla sua carriera (7 e 8 novembre 2016). Chiude Autunno in danza il 26 e 27 novembre 2016 uno spettacolo della Scuola di ballo del Teatro di San Carlo.

Annunciata anche la terza edizione del San Carlo Opera Festival  che dal 7 luglio al 17 settembre 2017 prevede 4 titoli di cui due di Opera con Carmen e il Trovatore e due di Balletto con Soirée Roland Petit e Zorba il greco nella coreografia originale di Lorca Massine su musica di Mikīs Theodōrakīs, per un totale di 19 rappresentazioni.

La stagione di concerti e di sinfonica vede invece 24 appuntamenti divisi in 11 per la sinfonica, 10 tra recital e musica da camera, più 3 eventi speciali. Si segnalano, per quanto riguarda la proposta concertistica, i debutti di Daniel Barenboim, Jean-Efflam Bavouzet, Leonard Slatkin e Ian Bostridge.

Quella annunciata è nel complesso una stagione ancora più ricca delle precedenti con alzate di sipario ad un ritmo serrato e con la partecipazione, non solo dei grandi artisti interni al Teatro che oggi più che mai portano alta la bandiera del San Carlo in tutta Italia e all’estero, ma anche di registi, coreografi e talenti del palcoscenico provenienti da tutto il mondo.

Il Teatro di San Carlo non è più percepito come rifugio per pochi eletti, ma grazie all’accessibilità dei costi – per i giorni feriali e in determinate fasce orarie – e alla varietà della programmazione, è ormai luogo di cultura aperto a tutti, perché la fruibilità dell’arte non può più essere elitaria come in epoche lontane e l’arte oggi più che mai ha un ruolo di emancipazione democratica e contribuisce alla diffusione orizzontale della cultura.

Manuela Barbato

3/06/2016

In allegato il programma della stagione d’opera, di balletto, di musica sinfonica e concerti e il programma del San Carlo Opera Festival.

Foto: 1. Teatro di San Carlo; 2.-4. il Corpo di ballo del Teatro di San Carlo in Cantata di Mauro Bigonzetti (2012); 5. Svetlana Zakharova nel trittico Amore, ph. Pierluigi Abbondanza; 6. Anbeta Toromani e Alessandro Macario.

Scheda allegati

  • San Carlo - stagione 2016-2017 - opera

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  • San Carlo - stagione 2016-2017 - balletto

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  • San Carlo - stagione 2016-2017 - sinfonica e concerti

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  • San Carlo - stagione 2016-2017 - San Carlo Opera Festival

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